giovedì 3 agosto 2017

A porte chiuse

La ricerca della felicità e la fragilità delle esistenze, i difficili rapporti tra generazioni

di Marina Zinzani
(Guardando il film Il più bel giorno della nostra vita, 2002, di Cristina Comencini)

Le parole che si sono perdute lungo la strada, o che non sono mai partite. I silenzi di anni e le tante, inutili frasi di ogni giorno. La ricerca di qualcosa di indefinito, essenziale. Non trovato. Meandri in cui ci si perde, nella follia quieta del nulla.
E intanto il tempo passa e poco si ricorda, cose di bambini. Sentirsi inappagati, desideri e cose sfumate troppo in fretta. Una giostra triste. L’incomunicabilità, le speranze effimere, lo sguardo incerto verso il futuro.
Mamma, pensa la giovane figlia, tu non mi capisci. Mia figlia non parla, pensa la madre. Il padre non trova la chiave, non riesce ad aprire la porta. Sono quasi sempre chiuse le porte, oggi.

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